ARCLINEA APRE UN NUOVO SHOWROOM A TORINO
SHOWROOM, 28.06.24
Sulle sponde del fiume Po, nell’area precollinare a sud-est di Torino, si estende la zona denominata Gran Madre, con i suoi bei palazzi e gli edifici signorili. In questo quartiere, al civico 27 di Corso Moncalieri, Arclinea ha inaugurato il suo nuovo store monobrand, Arclinea Torino, in collaborazione con il dealer Pivato Mobili.
Lo spazio angolare, scandito da ben nove vetrine su strada, si sviluppa su circa 200 mq, dove un’architettura pulita e luce naturale accolgono la Collezione progettata negli anni da Antonio Citterio. La sequenza dei modelli inizia con Convivium, in una configurazione a isola con top in marmo di Carrara, tavolo in rovere fumé NTF e parete di contenimento con anta laccato opaco taupe.
Intervallata da elementi Vina e moduli vetrina, l’esposizione presenta poi Lignum et Lapis, modello iconico della Collezione Arclinea. Un grande backlite raffigurante elementi evocativi dell’ambiente cucina fa da sfondo all’isola “monolite” con piano di lavoro in Ecotone™ New Era Nirvana, pensata per essere operativa e conviviale allo stesso tempo, con un’area di lavoro dotata di zona cottura, lavello e contenitori sospesi.
Il percorso prosegue con Thea, la cucina “senza maniglia” dall’estetica minimale, che si sviluppa a L lungo le pareti di una zona spaziosa dello store. La zona operativa presenta una lunga base con anta in fossil oak NTF a listelli, top Waterfall in Quartzforms® Tech Venus opaco e mensola in acciaio inox, mentre le colonne in Fenix bianco a tutta altezza per il contenimento e gli elettrodomestici occupano interamente l’altro lato.
In un punto di snodo dello store, un tavolo rotondo della collezione Maxalto introduce all’ultimo modello esposto, Italia, la più nota tra le cucine Arclinea ispirate al mondo professionale. La configurazione presenta isola centrale interamente in acciaio inox con piano snack Era in rovere fumé NTF e cappa sospesa; alle spalle, una parete in rovere fumé NTF con motivo a doghe e porte integrate Modus nasconde una tipica wet kitchen, zona operativa di supporto.
Il risultato generale è un insieme di sobria eleganza e raffinatezza, che appare perfettamente intonato allo stile sabaudo della città.