LAURA E PAOLO, MILANO
AT HOME, 12.12.23
La luce entra filtrata dalle tende in lino grezzo alle finestre e accende delicatamente le tonalità vellutate delle pareti di questo appartamento milanese. Siamo in una zona centrale e residenziale della città, a ridosso di CityLife, in un signorile palazzo a corte primi novecento, austero ed elegante. Preceduti da Thiago, scodinzolante “mezzo border collie”, ci accolgono i proprietari, Paolo Mamo, fondatore di una nota agenzia di comunicazione, e sua moglie Laura, giornalista. Informali e ospitali, come la loro casa.
“Per quanto riguarda architettura e design, Milano è il luogo dell’avanguardia, ma anche quello del rispetto per il passato. Un passato che possiamo continuare a vivere e tenere vivo”.
“Abbiamo acquistato l’appartamento nel 2008. Avevamo l’esigenza di un’abitazione ampia, con spazi esterni, in grado di accogliere noi, i nostri tre figli allora adolescenti e Hanna, la domestica che consideriamo il sesto componente della famiglia. Sulla ristrutturazione avevamo le idee chiare, volevamo realizzare un involucro caldo e confortevole, in cui poter sovrapporre arredi nuovi a mobili e oggetti tramandati.”
L’appartamento, fusione di due unità distinte, è stato completamente ridisegnato nel layout dall’architetto Lazzaro Raboni, vecchio amico della coppia, in totale sintonia di gusti e di visione riguardo le esigenze di spazio di ciascuno dei componenti della famiglia. L’aspirazione era di realizzare una casa di rappresentanza, ma priva di zone inutilizzate. Un’abitazione dove ogni angolo potesse essere vissuto. Nel design degli interni, per non cadere nella trappola della patina un po’ nostalgica delle abitazioni d’epoca, il progettista ha fatto del gioco cromatico alle pareti – nuances di grigi con unica eccezione del viola melanzana - il suo primo alleato. Ha poi scelto materiali naturali a fare da sfondo al mix di stili degli arredi e creato così un nuovo spazio di armonica modernità, raffinato, sorprendente, emozionante, dove viene naturale sentirsi a proprio agio.
“È in cucina, seduti al banco snack sorseggiando caffè, che ci confrontiamo più spesso. È qui che hanno preso forma i nostri progetti più importanti degli ultimi anni”.
Aperta agli amici e agli ospiti, la cucina di casa Mamo è spesso teatro di sperimentazione gastronomica, con cibi e ricette delle provenienze più disparate. Ma, sebbene ai fornelli si cimentino un po’ tutti in famiglia, è Hanna a tenere le redini della tavola e a soddisfare i gusti di ciascuno, alternando con disinvoltura lasagne alla bolognese a ravioli cinesi, focaccia ligure a zuppa russa di barbabietole. Non a caso i figli della coppia, due dei quali ormai adulti e indipendenti, si ritrovano qui spesso per cenare in famiglia. Perché in nessun posto ci si sente a casa come a casa.
“Il nostro terzo figlio Giacomo frequenta architettura al Politecnico e vive ancora con noi. Ci piace pensare che crescere in questa casa abbia influenzato la sua scelta di studi”.