

EXTRAORDINARY, EVERYDAY
Cosa rende il quotidiano straordinario?
Cosa consente di trasformare gesti abituali in esperienze eccezionali?
Attraverso storie, luoghi e progetti diversi tra loro, “Extraordinary, Everyday” percorre quelle linee sottili che connettono le persone agli spazi e agli oggetti, che intessono relazioni, idee e tradizioni per creare suggestioni nuove ogni giorno. Un racconto a episodi, in ciascuno dei quali si delineano i valori e i principi creativi di Arclinea e si celebra la dimensione culturale del design, del cibo e dei rituali della cucina.

JOÃO RODRIGUES
João Rodrigues è un imprenditore portoghese con una visione profondamente legata al tempo, alla memoria e al paesaggio. Ha ereditato Casa no Tempo, dimora di famiglia da cinque o sei generazioni, e l’ha trasformata in un luogo che intreccia tradizione, sostenibilità ed emozione, preparandola per il futuro. Ogni scelta nasce dal desiderio di custodire questo patrimonio e trasmetterlo intatto. Il progetto è parte dell’universo di Silent Living, una collezione di dimore che incarnano valori di semplicità, silenzio e radicamento.
Si attraversa un paesaggio che si ripete per chilometri, fatto di alberi sparsi, campi aperti, leggere ondulazioni. Un’armonia costante, quasi ipnotica, accompagna fino a una forma bianca e silenziosa che emerge con semplicità: Casa no Tempo, nel cuore dell’Alentejo. Un rifugio di memoria e natura, nato dal desiderio di João Rodrigues di custodire e tramandare un’eredità di famiglia. Un progetto essenziale, frutto di una collaborazione consolidata con l’architetto Manuel Aires Mateus.
“Casa no Tempo significa ‘Casa nel Tempo’. Appartiene al passato, vive nel presente, e guarda al futuro. Il mio obiettivo è proteggere questo patrimonio e trasmetterlo a chi verrà, intatto e vivo.”
SILENT LIVING
Silent Living è l’anima silenziosa dell’ospitalità secondo João Rodrigues. Non hotel, ma case vere, immerse nel tempo e nella natura. Ogni spazio - da Cabanas no Rio a Santa Clara 1728, passando da Casa no Tempo - è pensato per rallentare, ascoltare, ritrovarsi. Qui l’accoglienza non è servizio, ma presenza. Un invito a vivere con lentezza, a lasciarsi attraversare dalla bellezza semplice delle cose vere. Un’etica dell’abitare che nutre e trasforma chi la incontra.

Che ruolo ha la memoria architettonica in Casa no Tempo?
Con Manuel Aires Mateus siamo tornati all’essenza dello spazio, eliminando ogni aggiunta superflua. La memoria della casa è stata il punto di partenza. Abbiamo voluto riportarla alla sua forma più autentica, eliminando gli strati aggiunti nel corso degli anni per riscoprire la struttura di un tempo. Abbiamo usato materiali locali e tecniche tradizionali, valorizzando ciò che era già presente. Anche le pareti irregolari sono rimaste com’erano, come segni sinceri del passato. Invece di forzare la simmetria, abbiamo lasciato che le curve parlassero: come nella natura, come nelle persone. Questo rende lo spazio più accogliente e autentico.
Com’è stato lavorare con Aires Mateus?
Con Aires Mateus c'è una lunga relazione fatta di fiducia e visione condivisa. Il suo linguaggio architettonico riflette i nostri valori: rispetto per i materiali locali, sobrietà, coerenza. Casa no Tempo è stata un ritorno all’origine, dove ogni scelta – dalle altezze delle finestre ai muri spessi un metro – restituisce un senso di pace e radicamento. Lo spazio è ampio, organico. Le linee pulite, la luce naturale e la forza silenziosa dei materiali generano quiete. La sua architettura incarna pienamente la filosofia di Silent Living: radicata, autentica e profondamente umana.
ARCLINEA E LA CONVIVIALITÀ
Al centro dell’abitazione, la cucina diventa luogo di relazione e cultura: qui gli ingredienti raccolti dalla terra si trasformano in momenti condivisi, capaci di nutrire legami e raccontare uno stile di vita autentico. È in questo spirito che nasce la collaborazione con Arclinea, fondata su principi comuni - convivialità, rispetto per il cibo, connessione con il territorio e con il tempo. Il modello Thea, con un’isola centrale laccata bianca e piano in marmo rosa dell’Alentejo, si apre verso la luce della finestra, incorniciata dalle colonne attrezzate.

La cucina è il cuore di Casa no Tempo. In che modo Arclinea ha contribuito a renderla uno spazio di incontro?
In Portogallo, la cucina è il centro della casa, dove si cucina, si parla, si condivide. Arclinea ha contribuito a renderla uno spazio solido, funzionale e accogliente, pensato per resistere al tempo e all’uso quotidiano. È un luogo di scambio e relazione, dove la qualità dei materiali e la cura del progetto accompagnano gesti semplici e momenti autentici.
Condividete valori comuni con Arclinea?
Sì, ci unisce una visione condivisa: attenzione al design, all’artigianalità e alla qualità. Arclinea, come noi, considera la cucina un luogo di scambio e connessione. Questa filosofia ci accomuna anche a Santa Clara, dove abbiamo due cucine Arclinea. Da qui nasce una collaborazione fondata su rispetto, memoria e un’idea profonda di ospitalità.
Cosa rende speciale l’ospitalità a Casa no Tempo?
La nostra ospitalità si fonda su tre pilastri: il tetto, che protegge e accoglie; il letto, che offre comfort; e il cibo, che nutre il corpo e l’anima. Tutto è pensato per far sentire gli ospiti parte della casa, in un ambiente che invita alla calma e alla connessione autentica.
“Durante la ristrutturazione, abbiamo ritenuto fondamentale mantenere la cucina come fulcro della casa. In Portogallo è lì che accade tutto. Arclinea ha condiviso e supportato questa visione.”

FATTORIA SOSTENIBILE E OLISTICA
Alla Herdade no Tempo, la tenuta agricola attorno a Casa no Tempo, si applicano agricoltura rigenerativa e gestione olistica. Animali, piante e persone convivono in equilibrio, migliorando la salute del suolo e valorizzando la biodiversità. L’agro foresta mette in relazione diverse specie vegetali, senza ricorrere alla chimica, seguendo i cicli naturali. Un modo di coltivare rispettoso e consapevole, che rigenera la terra e guarda lontano.

“La natura fa la sua magia ogni giorno. Gli animali, con i loro ritmi, ci insegnano a rallentare. Non serve forzare nulla: basta osservare e lasciarsi guidare.”

In che modo la gestione olistica contribuisce alla sostenibilità della tenuta?
La gestione olistica considera l’ecosistema nel suo insieme. Spostando gli animali ogni giorno, il terreno si rigenera, trattiene più acqua e carbonio, e produce erba più sana. È un modello circolare, dove ogni elemento nutre l’altro.
Qual è l’obiettivo della vostra fattoria per il futuro?
L’obiettivo della fattoria è produrre cibo sano e nutriente, rispettando la terra. Si segue un’agricoltura ancestrale, priva di chimica, che rigenera il suolo e valorizza la biodiversità. È un modo di coltivare più vicino alla natura, attento ai suoi ritmi e capace di durare nel tempo. L’auspicio è che questo approccio diventi un esempio concreto di sostenibilità, un’eredità viva per chi verrà dopo di noi.
“L’ospitalità è fatta di piccoli gesti. Un bicchiere d’acqua, un letto comodo, il profumo del pranzo che cuoce: sono queste le cose che fanno sentire le persone davvero a casa.”
